Medley
Testimonianze


Fucile
 
Fucile semiautomatico calibro 22
21 Maggio 1998, ore 08:00, liceo di Springfield, Oregon. Kip, 15 anni, dopo essere stato espulso da scuola, esplode 51 colpi contro i suoi compagni, uccidendone uno e ferendone altri ventitre.
"Io non ne sapevo niente."
L.D. madre di Ulisse


"Venivano talvolta. Gli ho prestato un camice, dei coltelli, una mannaia, una sega, a seconda. Poi una volta mi hanno chiesto delle interiora di pollo, delle frattaglie. […] Non ho visto il film e neanche lo voglio vedere."
C.E. macellaio


"E' tornato a casa con il fuoristrada con il cofano schiacciato. Gli ho chiesto perché il cofano del fuoristrada era schiacciato e m'ha detto che Zarantonello si era fatto legare sopra per fare delle riprese con la videocamera. Allora ho telefonato alla madre di Zarantonello e le ho detto che suo figlio si faceva legare ai cofani delle macchine degli altri. Credo si sia messa a piangere."
C.G. genitore


"Usavano amarena. Non so quante bottiglie. Doveva far finta di essere sangue. La buttavano sui muri. […] Appiccicava dappertutto. Ho detto su al preside, finchè non li hanno mandati via."
G.M. bidella


"Sono venuti da me Lendaro e Zarantonello, io non li conoscevo, mi chiedono di poter girare alcune scene per un cortometraggio. Hanno bisogno di un pomeriggio. Gli chiedo perché proprio la mia scuola e mi dicono che il colore delle pareti si sposa bene con l'atmosfera del film. Sono rimasti due giorni. […] C'erano delle cose strane, un po' di disordine. Dopo un mese sono tornati, avevano bisogno di un altro pomeriggio. […] Solo dopo ho scoperto che erano già stati mandati via da cinque scuole. […] Poi ho letto sui giornali. Pero' sono stati in gamba."
R.O. preside


"Ero scappato di casa. La tipa mi aveva lasciato, avevo dei problemi con i miei. […] Lendaro mi ha trovato e mi ha portato sul set per finire una scena. […] Ho avuto la sensazione che di me non gliene fregasse niente, che volessero solo finire il loro cazzo di film."
M.B. studente


"Allora, cazzo, sono lì che li guardo, hai presente? Non li mollo. Mi chiedono di girare una scena, di fare l'attore. A me sta bene. Allora mi portano di sopra, non tutti però. Mi fanno camminare per un corridoio […] Sento il rumore di un motore, gli chiedo cos'è, loro parlano forte, gli stronzi, per non farmi sentire, […] ma sento ancora il rumore, vado giù e porca troia sono con una macchina in mezzo al corridoio, sono entrati con una cazzo di Golf dentro a scuola. Allora gli dico porco *** che cazzo fate? E loro dicono che hanno il permesso, […] ma non era vero. M'hanno preso in giro."
P.L. bidello


"Ho sempre mentito."
U.L. attore e produttore


"Hanno rotto una cattedra. Uno c'è saltato sopra con dei pattini. Io avevo capito che dovevano riprendere le aule e i corridoi. Sono venuti qua in venti. Andavano in giro con dei carrelli, gli skateboard, in bici, anche una moto. Da me sono rimasti solo un giorno."
D.F. preside


"Gionata mi richiama, ci conoscevamo appena, mi chiede di partecipare al film, gli dico di sì. […] Ci troviamo a scuola e mi fanno entrare per la finestra, perché non hanno il permesso. […] C'era anche Ulisse. Ufficialmente ci doveva essere solo Gionata a pulire un paio di classi, che poi lui puliva anche, ma quando non lo controllavano veniva da noi, che eravamo in una stanza e giravamo. […] Solo che dovevamo girare in diversi punti della scuola, allora ci spostavamo lui davanti e dietro io e Ulisse, chini a terra, per non farci vedere dalle finestre, con due valige piene di armi, che servivano per le scene. È stato divertente. […] Poi siamo diventati amici."
L.M. studente


"Praticamente venivano ogni settimana. Si portavano via un carrello e lo riportavano dopo un paio di giorni. Hanno detto che dovevano girare un documentario. Questa storia è andata avanti per due mesi. Alla fine mi sono stufato e gli ho detto che non potevano più prendere il carrello. Dopo una settimana il carrello è sparito."
S.A. direttore di supermarket


"Tornava a casa tutto sporco di sangue, con dei borsoni pieni di armi, coltelli, maschere. Avevo paura. […] Poi ho visto il film. Mi è piaciuto. Dice delle cose."
G.S. madre di Gionata


"Ulisse mi deve quattro milioni."
E.L. fratello di produttore


"Stavo di pattuglia con il mio collega e vediamo questo con una Punto che corre come un matto. […] Lo fermiamo e si giustifica dicendo che è in ritardo per le riprese di un film. Sì, sì, Rober De Nira, apri un po' il bagagliaio, gli diciamo. […] Alla fine si decide ad aprire. C'erano mitra, pistole, coltelli, bombe, un arco, anche la cosa… la motosega. L'abbiamo portato dritto in questura. […] Allora sono arrivati quei due, Olisse e coso… Antonello. […] Ci hanno fatti ridere. […] Li abbiamo lasciati andare."
C.R. agente di polizia


"Ero di sorveglianza, perché c'erano appunto quelli del film. […] Allora vedo Zarantonello che entra in bagno con un estintore. Lo fermo, mi dice che è solo per far vedere alla telecamera. […] Torno e vedo che dentro in bagno è tutto nero allora gli chiedo cosa è successo e mi dicono che hanno spento la luce, però mi avvicino e vedo che è nero perchè è pieno di fumo. Volevamo chiamare i pompieri, ma Lendaro ha detto che era solo un fumogeno e infatti danni non ce n'erano. C'era uno strato di polvere nera, come cenere. Sono stati quattro ore a pulire. Però l'estintore era stato usato. […] Mi hanno detto che una ragazza aveva rischiato di morire. Non si sa ancora cosa è successo in quel bagno."
L.S. bidella


"Una sera ho pianto."
G.Z. regista
RASSEGNA STAMPA

COME FARE UN FILM CON GLI AMICI E VENDERLO IN AMERICA

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